L’Inno contro i crimini sulle donne

ALESSIA COTTA RAMUSINO

Yallah è un inno all’amore, l’amore per la vita, un dono immensamente grande e prezioso per ogni singola creatura vivente. Nessuno ha potere sulla vita degli altri e ognuno deve poter godere di diritti che devono essere garantiti. Il rispetto della vita in tutti i suoi aspetti, la libertà religiosa, la possibilità di istruirsi e di acquisire una solida cultura, il lavoro, il giusto benessere fisico e materiale, sono diritti oggi indiscutibili e il loro rispetto e la loro promozione misurano il grado di civiltà che una società ha raggiunto.

Ho scelto volutamente una parola in arabo e la canzone ha il testo in inglese, per enunciare un tema che coinvolge tutti i popoli in modo trasversale a fattori geografici, geopolitici, demografici, religiosi, culturali e di classe sociale.

Yallah è una parola araba di uso comune che significa “forza, forza, muoviti”. Ed è proprio questo il messaggio che si vuole dare, ovvero un monito per tutti di prendere non solo coscienza di questa piaga sociale ma soprattutto di mettere in moto ed in atto, ognuno secondo le proprie possibilità, tutti i provvedimenti per sconfiggere il fenomeno.

Il brano è stato pubblicato per la prima volta l’8 marzo 2017, in occasione della festa della donna, in contemporanea in Italia ed in Russia, e il 21 marzo del 2017 uscì il videoclip con il primo flashmob 100donne.

100 donne che tutte insieme ripetono RESPECT AND LOVE (rispetta e ama) in una marcia universale contro la violenza sulle donne. Un chiaro messaggio a respiro internazionale, un momento molto toccante dal fortissimo impatto emotivo.

Così è nata la visione di un flashmob che unisse le donne non solo nell’intento ma anche nell’aspetto esteriore vestendo tutte di rosso, colore che ha molte simbologie dall’amore, al sangue, alla fortuna, alla passione. nasce così #100donnevestitedirosso che da flashmob crea un vero e proprio movimento di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, che porto insieme alle donne che di volta in volta fanno parte, nelle più importanti città italiane con l’intento di esportarlo anche all’estero appena le condizioni dell’emergenza sanitaria lo consentiranno. Al flashmob, possono partecipare tutti, tutti quelli che lottano contro ogni forma di violenza, di sopruso, di limitazione delle libertà personali e di discriminazione di genere.Presenti anche gli uomini, che indossano il nero con un accessorio rosso a loro scelta.

La nostra MISSION è quella di diffondere LA CULTURA DEL RISPETTO

Ho creato un percorso, iniziato l’8 marzo 2017, giorno in cui le donne si uniscono nella difesa dei propri diritti civili per arrivare al 25 novembre, data designata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite come La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG ad organizzare attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica. Nell’arco di tempo che va dall’8 marzo al 25 novembre di ogni anno, eseguo il flashmob scegliendo le location, una data e un tema significativi per la città che ci ospita. Tante le istituzioni, associazioni, enti, centri antiviolenza, che in questi anni hanno sostenuto e condiviso il progetto.