Il mio Love Bomber di Priscilla Potter

Priscilla Potter è un’autrice italiana che scrive sotto pseudonimo. Nel suo libro “Il mio Love Bomber”, racconta sotto le mentite spoglie di “commedia romantica” una storia drammatica che parla di narcisismo manipolatorio e di violenza di genere.

Sinossi del romanzo

Giulia è una ragazza palermitana di ventotto anni. Lavora come praticante in uno studio legale, ha una sorella, Claudia, e alcune amiche e colleghe con le quali condivide le difficoltà dei giovani che cercano di affacciarsi oggi a questa professione, tra stipendi da rimborso spese e tirocini infiniti. Giulia non è un tipo appariscente, è piuttosto riservata, odia il caldo della Sicilia e appena può si rifugia nella biblioteca del Centro Linguistico d’Ateneo di Palermo. 

Nel suo passato alcune relazioni di media durata e qualche flirt, ma nessun colpo di fulmine e nessun amore travolgente. Un giorno, durante una delle sue pause pranzo in biblioteca, Giulia viene avvicinata da un ragazzo misterioso e affascinante, Riccardo Altieri, che afferma di essere un attore e che la corteggia apertamente con un linguaggio aulico e desueto, sia di persona, sia con messaggi sui social media o sul telefono. Giulia ne è insieme affascinata e inquietata, alla fine cede a questo insistente corteggiamento e la coppia trascorre una settimana nella quale la ragazza sembra sperimentare per la prima volta nella sua vita la passione e l’amore totalizzante. 

A un certo punto, il misterioso Riccardo smette di contattarla e la blocca persino da quasi tutti i contatti social: quello che oggi viene chiamato “ghosting”. Giulia resta disorientata, e si rivolge a un giovane psicologo, Luca Freddi, che le racconta come probabilmente sia stata vittima di “love bombing”. Per love bombing si intende quando una persona è riempita in maniera smodata di amore e attenzione per manipolare la sua volontà, una tecnica che solitamente si riscontra nei rapporti sentimentali, ma che è usata anche dalle sette religiose e dal cosiddetto “marketing piramidale”. 

Giulia è determinata a uscire da questa storia, che l’ha fatta soffrire così intensamente, con l’appoggio della sorella e delle sue amiche, prendendosi prima una vacanza disconnessa in Svizzera, poi cambiando città. Ma Riccardo è davvero sparito per sempre dalla vita di Giulia? 

O, come tutti i narcisisti manipolatori, vuole controllarla e renderla totalmente dipendente da lui? E soprattutto, è davvero la persona che dice di essere?

Il “love bombing” e le “relazioni tossiche”

Il tema è quello del narcisismo manipolatorio e delle “relazioni tossiche” delle quali molte ragazze e donne restano intrappolate, stordite dalla tecnica del “bombardamento amoroso” o love bombing.

L’atmosfera è ingentilita da un tono “leggero” con qualche tocco di umorismo tipico dell’autrice, e da un afflato di speranza nel rappresentare la solidità delle amicizie di Giulia, e della possibilità di un nuovo amore.

Una storia che, raccontata con grazia e senza retorica, mette in evidenza come nell’epoca del virtuale, nella quale la “fame d’amore” è molto più diffusa di quanto sembri, un “corteggiamento” inusuale e insistente come quello di Riccardo possa irretire una ragazza come Giulia, con una vita soddisfacente, ma priva di grandi emozioni, in quello che potrebbe diventare un incubo senza uscita, che in alcuni casi potrebbe portare all’estremo del femminicidio.

Il mio love bomber racconta come i social media e la virtualizzazione dei rapporti abbiano trasformato nel profondo le relazioni tra le persone: se oggi è stato possibile “identificare” un fenomeno psico-sociale chiamato “ghosting” (ovvero scomparire non facendosi più sentire, qualcosa che è sempre esistito, ma che oggi è reso più significativo dalla moltiplicazione delle possibilità di comunicazione e contatto virtuale) è perché viviamo nell’epoca della risposta immediata e della reperibilità continua. 

La mediazione virtuale delle relazioni può facilitare le nuove conoscenze e i rapporti a distanza, ma fornisce anche un mezzo formidabile agli stalker, ai narcisisti, alle persone con una concezione possessiva e proprietaria dei rapporti per esercitare le proprie ossessioni.

Nella piccola post-fazione l’autrice descrive il fenomeno dello “stalking” e della violenza sulle donne e dedica una toccante poesia alle vittime di questi fenomeni.

Il libro è arricchito da una bella prefazione di Elisa Mura.

Attraverso il linguaggio del romance in questo libro l’autrice affronta fenomeni sociali attualissimi e drammatici senza retorica, dimostra che è possibile liberarsi dalla morsa delle relazioni tossiche e nonostante tutto riesce a non perdere del tutto la grazia e la leggerezza che caratterizza i suoi “romance” più tradizionali. 

Il tema delle relazioni tossiche e del narcisismo manipolatorio caratterizza anche lo “sport romance” Syrius’s Gift della stessa autrice, parte di una quadrilogia realizzata in collaborazione con altre scrittrici, che ruota attorno alla storia dei protagonisti Elettra e Albert.

In Syrius’s Gift si sfiora anche il tema del revenge porn, quello dell’omofobia ancora molto diffusa negli ambienti dello sport agonistico e delle difficoltà per gli uomini, anche i ragazzi delle generazioni più giovani, di non essere condizionati dagli stereotipi sociali sul maschile che hanno condizionato l’esistenza delle persone e dell’intera società per secoli.

Una “commedia romantica” che nasconde in realtà una storia drammatica e uno “sport romance” dai toni più leggeri che affronta in maniera divulgativa temi molto seri: i due libri di Priscilla Potter mostrano come il linguaggio del romance contemporaneo possa essere la chiave per avvicinare le nuove generazioni a una maggiore consapevolezza su questi argomenti.

                                               Andrea Macciò

Romance. Il racconto dell’amore nella letteratura popolare. (100donnevestitedirosso.com) Per ulteriore approfondimenti su questi temi l’articolo “Il racconto dell’amore” dello stesso autore

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